Oggi parleremo di un fumetto uscito addirittura nel 1978, anche se la traduzione italiana è del 1997. Insomma, se non siete già “stagionati” probabilmente non lo conoscete. Considerate che negli anni 90 io giravo per varie edicole per riuscire a trovarlo, quindi oltre al fattore età, bisogna considerare che probabilmente in Italia non ha mai sfondato.
Prima di entrare nel vivo partiamo da un presupposto: non conosco le intenzioni degli autori (i coniugi Pini), ma la serie sembra pensata per un pubblico giovani, insomma, se non proprio per bambini, al massimo per adolescenti. Quindi se per caso intendete leggerlo o rileggerlo, tenetene conto!
TRAMA
I protagonisti iniziali sono membri dei Wolfriders, una tribù di elfi che vive in una selva in armonia con la natura. Solo elfi piuttosto atipici rispetto al canone classico (specie per il ’78): sono bassi, selvatici, vivono a stretto contatto coi lupi e posseggono un approccio istintivo alla magia che possono utilizzare unicamente per comunicare telepaticamente e per plasmare blandamente gli alberi. La loro vita scorre tranquillamente, fatta eccezione per le ostilità con le tribù di umani confinanti, quando questi ultimi non incendiano la selva per stanarli. Qui inizia il loro viaggio (su cui non ci dilungheremo troppo, onde evitare spoiler) attraverso il mondo, dapprima per cercare un nuovo rifugio sicuro, poi per incontrare le varie tribù elfiche, al fine di risalirne alle origini. Ovviamente durante le peripezie incontreranno sia alleati che nemici.
Come ci si aspetta da una qualunque storia fantasy del secolo scorso, la tematica preponderante è il viaggio. Tutto inizia con uno spostamento forzato e gli spunti, gli incontri e gli ostacoli avvengono tutti (o quasi) in seguito a ulteriori peregrinazioni. Altra nota sulla trama è che, contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare viste le premesse, oltre alla componente avventurosa, vi è una notevole attenzione per la sfera emotiva e sentimentale.
Non che sia un romanzo rosa, tuttavia per essere un fumetto che racconta la storia di elfi, per così dire, selvaggi, troviamo un numero sorprendente di tavole dedicate a rivalità amorose, relazioni familiari e di coppia.
PERSONAGGI
Il protagonista è Cutter, (potete trovare QUI il suo adattamento a D&D 3.5) il giovane capo dei Wolfriders. Ha tutte le caratteristiche che ci si potrebbe aspettare, data la tipologia di fumetto e la sua posizione: è coraggioso, forte, agile, carismatico, rispettato ed è il punto di riferimento etico della sua tribù, oltre che, implicitamente, di tutta la narrazione.
Skywise è un po’ il Tom Becker della situazione. Migliore amico di Cutter e suo inseparabile compagno di avventure. Devoto, generoso e leale. Ciò che lo contraddistingue dal calciatore è la sua grande passione per le stelle, che sfocia quasi in una sorta di culto spontaneo e individuale. Dopo il loro primo viaggio i Wolfriders giungono in un villaggio, contenendo al minimo gli spoiler, possiamo dire che qui vivono elfi più civilizzati.
Qui conoscono Leetah, una giovane elfa, gentile, ma dal carattere forte e, soprattutto, dotata di poteri taumaturgici. Ovviamente Cutter si innamora di lei, tuttavia la sua mano è contesa anche da un altro elfo del villaggio.
Rayek è il rivale in amore di Cutter. Membro di spicco del suo villaggio in quanto dotato di straordinari poteri di telecinesi e di controllo della mente. Usando la magia per facilitarsi nella caccia riesce a ottenere risultati migliori di tutti i suoi compaesani. Il suo carattere arrogante e la sua ferrea determinazione nel perseguire i propri scopi personali lo rendono un personaggio ambivalente e non sempre facile da inquadrare.
Valutazioni
Disegno: 8/10. I disegni sono molto belli, quasi troppo: i personaggi sono tutti troppo perfetti e non solo fisicamente: andiamo, immaginatevi un gruppo di persone che vive nella foresta, senza attrezzi a stretto contatto coi lupi. Ora non dico che dovrebbero essere sporchi, laceri e incrostati di deiezioni, ma nemmeno tutti come appena usciti dall’estetista.
Trama: 7/10. Gradevole. Basta non avere troppe aspettative.
Personaggi: 7.5/10. I personaggi tendono a essere monolitici e statici. Tuttavia la presenza di alcune eccezioni, dotate di spessore e di evoluzione, e la grande varietà di coprotagonisti e comparse vari, ciascuna con un proprio tratto caratteristico consentono di alzare un po’ il punteggio.
Stile: 7 -/10. Come detto in precedenza si tratta di un fumetto datato e probabilmente pensato per un pubblico di giovani e giovanissimi.
Quindi non ci si può aspettare troppo a livello di complessità e profondità, tuttavia se si sta cercando qualcosa di leggero e poco impegnativo, Elfquest potrebbe fare per voi.
Se per caso vi ho convinto a provare: ElfQuest: 1. Qui lo trovate.
Poi se volete potete sfogliare le altre recensioni di fumetti e manga.