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Danni da Caduta – Cadute di Stile – Mortalità, Coerenza e Realismo in D&D 3.5, Pathfinder, D&D 5e e altri GdR

Se uno cade da 100 metri subisce solo 20d6 di danni, quindi se ha 91 punti ferita non muore! Accidenti, questa cosa non è assolutamente realistica. Ora devo fare assolutamente una variante per cui se cadi da molto in alto muori sul colpo, senza tiri, dadi, calcoli e altre amenità. Perchè è incredibile che uno sopravviva a una caduta del genere, andiamo. Rovina tutta l’esperienza di D&D (o Pathfinder, o di qualsiasi GdR si stia parlando in quel momento) una cosa del genere! …no? No.

Ecco, se anche voi siete esasperati da frasi del genere mettete like e condividete, sappiate che siete in buona compagnia: io in particolare ho motivi personali per odiare questo approccio, ma ve li racconto dopo.

Regole per calcolare i danni da caduta

In D&D 3.5, Pathfinder, D&D 5e la regola è grosso modo identica: 1d6 danni da caduta ogni 3 metri. Massimo 20d6.
In D&D 4e i danni sono superiori, ma mi pare che anche i personaggi abbiano più Punti Ferita.
Rolemaster farebbe in apparenza la gioia dei seguaci del realismo, in quanto vi è una tabella sulla quale tirare, con un bonus a seconda della distanza di caduta e…per farla breve con un tiro sfortunato si può morire anche cadendo da pochi metri. Tuttavia è vero l’opposto: una caduta da 100 metri potrebbe risolversi con un quantitativo di danni insufficiente a uccidere un personaggio di livello basso.

Quindi in un gran numero di giochi le cadute non sono necessariamente letali.

Quanto è Irrealistico Sopravvivere a una Caduta

Secondo me, a quelli che sbraitano sul realismo e sulla necessità di morire in seguito a cadute da dislivelli considerevoli, dovreste porre una domanda molto semplice:
come fate a stabilire che è impossibile sopravvivere in questi casi?
Si sono documentati? Hanno fatto delle prove? Complicati calcoli fisici? Oppure semplicemente si basano sul loro istinto?

Ecco, io ora non vorrei subissarvi di episodi in cui qualcuno è sopravvissuto a una grande caduta…ma chi prendo in giro? Certo che voglio!

(non ho voglia di controllare le fonti di tutti questi fatti, confido nel numero)

Holmes. Moreno. Reyes. Wethington. Aikins.

Per restare in Italia abbiamo un caso molto recente.

QUESTO INVECE LO DOVETE LEGGERE ASSOLUTAMENTE. Record mondiale!

Ecco, come vedete è decisamente possibile sopravvivere a cadute da altezze spropositate, senza riportare grandi traumi. Il tutto senza essere guerrieri di ventesimo livello che sopravvivono a combattimenti incredibili… ma andiamo con ordine.

Realismo nei GdR Fantasy

Ora faremo tutti un respiro profondo e non staremo a sindacare sul fatto che, in un gioco in cui alcuni tizi creano dal nulla energia sufficiente per distruggere palazzi, in cui sono draghi che producono temperature da centrale termoelettrica senza mangiarsi 1000 litri di benzina al giorno, in cui le divinità intervengono nelle questioni dei mortali, ma non troppo, se non è eccessivamente semplice, beh, in tutto questo c’è chi ha problemi con la sospensione dell’incredulità per via dei danni da caduta. D’accordo.

Parliamo invece di dati e numeri, così ci si capisce bene.
(calculemus!)
Cadere da 60 metri provoca 20d6. Per avere ottime possibilità di sopravvivere bisognerebbe avere circa 91 punti ferita.

Magari sembrano pochi, in un’ottica in cui si arriva serenamente ai 200 PF. Però proviamo a riflettere su cosa significano.

Una freccia scoccata da una guardia cittadina fa circa 4-5 danni. Quindi il nostro amico con 91 punti ferita potrebbe serenamente incassare 20 frecce in corpo e continuare ad agire.

Altrimenti, consideriamo che un muro di pietra di quasi 8 centimetri possiede 90 punti ferita (in 5e), stessi punti ferita per un muro di ferro (in 3.5).
Quindi il nostro simpatico amico può resistere a un attacco che avrebbe aperto una breccia nel suddetto muro.
Ecco. Vorrei che faceste un respirone e immaginaste la scena. Un colpo abbatte il muro, ma se rivolto al personaggio, non riesce nemmeno a farlo svenire.

Un personaggio del genere perchè mai dovrebbe morire per una caduta da 60 metri? Mi aspetto che si rialzi e che riprovi a risalire.

Insomma, non riesco proprio a capire perchè la caduta dovrebbe causare morte istantanea, mentre invece il colpo di spada di un grosso orco (o il soffio di un drago, o quel che volete) invece no.

Perchè si pensa di dover cambiare la regola?

Perchè mi dà così fastidio?

A parte il fatto che sono snob, supponente, radical chic, presuntuoso, ma che ho anche dei difetti, il mio astio per queste pretese di realismo è dovuto a un mio recente trascorso.

Fondamentalmente ho fatto un volo di 32 metri, finendo in un fiume quasi in secca. Da regolamento non c’era abbastanza acqua per ridurre i danni, quindi parliamo di 10d6. Però volendo anche 9d6 e 1d6 di danni non letali andrebbero bene.

Non sono evidentemente morto, sono riuscito a risalire fino a una posizione stabile e visibile e non ho riportato danni seri permanenti. A parte il fatto che ora mi piace il metal.

E, andiamo, non sono sicuramente oltre il terzo livello!



Se vi interessa questo tipo di approccio ai GdR, andate a dare un’occhiata QUI.

Altrimenti potreste essere curiosi di provare Giochi di Ruolo diversi. Eccone un po’, con tanto di recensioni.

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