Per iniziare questo blog quale argomento migliore dei giochi di ruolo? Ecco una definizione (o spiegazione) di questa vera fonte di gioie e dolore per i nerd, in quanto richiedono la presenza di amici in carne ed ossa che condividano la passione per questo passatempo. Anche il più socievole e ben inserito nerd ha spesso problemi a reperire un gruppo omogeneo, in cui tutti vogliano giocare al medesimo gioco, nel medesimo modo e coi medesimi tempi. Per i più sfortunati, specialmente se si è diversamente giovani, una serata passata a giocare di ruolo con degli amici rimane un’utopia paragonabile a quella di un politico che mantenga le sue promesse elettorali. Ma vediamo di spiegare ai neofiti di cosa si sta parlando.
(NB: Per chi cerca gruppo disperatamente, ci sono una serie di sistemi ottimi, tutti raccolti qui)
Definizione di GdR
Iniziamo col precisare che non è necessario vestirsi con le orecchie a punta, indossare armature o tuniche jedi; ci sono anche i giochi di ruolo dal vivo, in cui ci si maschera e ci si ritrova a simulare una qualche tipo di azione, ma sono solo una parte del mondo dei GdR. Personalmente non li ho mai provati (causa pigrizia cronica), quindi parlerò solo dei giochi di ruolo da tavolo.
Anche riducendo in questo modo il campo, esistono centinaia di giochi di ruolo, spesso molto diversi tra loro (altrettanto spesso sono plagi del più famoso della categoria: D&D), dunque non è facile dare una definizione che li comprenda tutti. Diciamo che tendenzialmente sono giochi di narrazione, dadi e interpretazione: ciascuno dei giocatori interpreta un personaggio, il quale è inserito in una trama e in una specifica ambientazione e la riuscita delle sua azioni è determinata (anche) in modo casuale.
Funzionamento di una Sessione
La maggior parte dei giochi richiede dei giocatori e un “narratore“. Visto che sono quelli in cui ho più esperienza, oltre che i più diffusi, proverò a spiegare quelli.
Per gestire le azioni del proprio personaggio (PG) il giocatore deve semplicemente dichiarare cosa intende fare, la buona riuscita delle sue attività di norma è gestita da un altro giocatore che nel corso della partita ricopre il ruolo di “arbitro“. Spesso viene indicato col nome di master (anche se, giuro, non ha nulla a che vedere col BDSM), il suo ruolo è quello di descrivere il mondo che circonda i PG, regolare le azioni delle altre creature (Personaggi Non Giocanti: PNG) e applicare il regolamento.
Dunque il master non ha un suo specifico alter ego, ma, al contrario, deve regolare tutto quello che non riguarda le specifiche volontà dei PG, fornendo loro le sfide adeguate. Si tratta di un ruolo delicato, poiché la sua posizione privilegiata può portare a dispotismi, inoltre alcuni sentono il peso di non avere un proprio alter ego specifico e, per il disagio dato da questa emarginazione, tendono a frustrare tutte le ambizioni dei giocatori. Purtroppo un pessimo master può rovinare il divertimento al resto della compagnia molto di più che un pessimo giocatore.
Vari Tipi di Giochi di Ruolo
Esistono innumerevoli tipologie di GdR, una delle categorizzazioni può essere basata sulle ambientazioni e sul genere; quindi avremo giochi fantasy, fantascientifici, horror, post apocalittici, storici, più vari giochi ambientati nel mondo contemporaneo. A seconda del tipo di ambientazione utilizzata i giocatori si potranno immedesimare in prodi cavalieri, intrepidi investigatori, astuti piloti di astronavi, spregiudicati banditi di strada, sapienti maghi o devoti chierici…ma anche guerrieri smidollati, detective goffi, hacker pasticcioni, pirati col mal di mare e incantatori un po’ svampiti. L’importante è che tutti siano più o meno d’accordo sul tipo di avventure che si andranno ad affrontare.
Scheda del Personaggio
Ad ogni modo, qualsiasi sia la descrizione fisica e psicologica o il passato del personaggio che vogliamo interpretare, tutte le sue capacità saranno scritte nella sua scheda (oddio, non proprio tutte, del fatto che sappia intonare la nona di Beethoven coi rutti di solito non interessa nulla a nessuno, ma cose come la capacità di sopportare le ferite e le abilità in combattimento vi rientrano quasi sempre), in modo da essere chiaramente matematizzate.
Ad esempio, utilizzando un sistema piuttosto diffuso in vari GdR, poniamo che il nostro PG sia un buon saltatore, sulla sua scheda potrebbe avere la scritta “Saltare +8”; a un certo punto potrebbe trovarsi di fronte a un baratro non troppo ampio e la cui difficoltà di essere saltato sia quantificata dal master come “12”. Il nostro eroe dovrebbe tirare il dado e fare almeno 4 per poter saltare dall’altra parte, in caso contrario il suo giocatore potrebbe essere costretto a pensare ad un nuovo PG e raccogliere i cocci di quello precedente, o subire i danni da caduta e sopravvivere.
Di solito oltre ai meri dati tecnici, si usa scrivere una storia del personaggio, per caratterizzarlo, nota con il nome di Background (di cui QUI trovate degli esempi)
Dadi e Alternative
Altro particolare interessante è che i dadi utilizzati in questi giochi non sono solo quelli a sei facce, ma per poter coprire una gamma più ampia di distribuzioni statistiche, si utilizzano anche dadi a 4, 8, 10, 12, 20 facce (rispettivamente abbreviati con d4, d8, d10, d12 e d20), in certi casi anche 30 e 100. Altri giochi utilizzano invece sistemi alternativi, come dadi particolari disegnati allo scopo o l’estrazione di carte, o altro ancora. Se questa spiegazione non vi è sufficientemente chiara, provate la seconda parte QUI
Se invece siete già competenti, potete leggere qualche APPROFONDIMENTO.
Oppure sfogliare alcune RECENSIONI.