Quante volte avete sentito parlare dei Librigame (almeno due: una ora e una nel titolo, non mentite!) e vi siete chiesti “ma cosa saranno?”. Davvero possono servire per insegnare D&D ai bambini? Magari avete pure pensato “speriamo che la pagina Nerdledì” ne parli presto e mi spieghi come si può giocare una storia a bivi in cui si crea un personaggio e si vive l’avventura in prima persona! Bene, eccoci qui!
(Dite che sto esagerando?)
Poi comunque ora con Bandersnatch, l’episodio di Black Mirror, li conoscono quasi tutti, no?
I libri game, talvolta italianizzati in libri gioco, hanno una particolarità rispetto ai loro “cugini” più diffusi, cioè i libri “normali”. Infatti invece che essere letti normalmente, dall’inizio alla fine, presentano una serie di scelte che comportano altrettanti bivi verso paragrafi diversi.
Esempio di funzionamento
Vediamo di improvvisare un esempio. “Paragrafo 88
Entri nella capanna e trovi una vecchietta dall’aspetto trasandato.
“Benvenuto, giovanotto”, ti apostrofa. “Siediti, prendi una tisana calda.”.
Che strana accoglienza! Cosa fai?
Esci sconvolto dalla strana vecchietta? Vai al paragrafo 213
Ringrazi e ti siedi a gustare la tisana? Vai al 353
Usi un incantesimo per verificare che non ti stia imbrogliando? Vai al 22″
Confronti coi GdR
Come si può vedere, a differenza di un gioco di ruolo, le scelte sono piuttosto limitate. Capita spesso che si vogliano compiere azioni diverse, come sedersi senza bere, chiedere alla vecchietta se ha tutte le rotelle a posto, o rompere tutto in un moto di stizza.
Tuttavia il più delle volte ci sarà almeno una scelta che si avvicina alle nostre idee.
Tipologie di Librogame
Di solito le trame sono o di avventura (sia questa “realistica”, storica, fantasy o fantascientifica) o investigativi. A inizio libro sono presentate le regole, che tendenzialmente sono semplici e intuitive, oltre a una scheda del personaggio, in cui segnare le caratteristiche importanti, come la resistenza ai colpi, le capacità combattive, i poteri magici o gli indizi rinvenuti fino al momento, oltre all’eventuale equipaggiamento speciale.
Casualità e Dadi
Spesso capita di dover usare dadi, o qualcosa di simile, per introdurre un po’ di casualità nel gioco.
Quindi avremo paragrafi del tipo: “Paragrafo 42
La navicella sta entrando in una fascia degli asteroidi! Presto, devi cercare di evitare di sfracellarti.
Tira un dado e somma il tuo punteggio di Abilità.
Se il totale è 11 o meno, vai al 53
Se è 12 o più, vai al 128″
Ovviamente nel paragrafo 53 troveremo una descrizione dell’impatto con l’asteroide, più o meno drammatica a seconda della difficoltà del libro; mentre al 128 verranno elogiate le capacità di pilota grazie alle quali abbiamo evitato l’impatto.
Finale o Finali?
Come ogni storia che si rispetti anche queste hanno un finale, dove il protagonista raggiunge i suoi scopi, che sia la sconfitta del malvagio di turno, l’incarcerazione del delinquente o il raggiungimento di un luogo lontano e pericoloso.
Tuttavia non è per nulla scontato arrivarci, infatti in molti momenti nel corso della narrazione si potrebbe optare per scelte letali; come assaggiare un cibo avvelenato, imboccare un corridoio pieno di trappole e via dicendo. Oppure il personaggio potrebbe sopravvivere, ma non essere più in grado di proseguire nell’avventura, magari a causa di una menomazione, un’amnesia oppure per lo scadere del tempo concesso.
In tutti questi casi converrà rincominciare il libro dall’inizio (o dall’ultimo bivio in cui si è imboccata una via sbagliata) e ritentare.
Pro e Contro
+puoi giocare da solo per la gioia dei nerd sfigati
+ puoi gestirti i tempi
+ spesso ci sono buone trame e narrazione di qualità
– ho usato il paragone coi GdR, ma non c’entrano poi molto
– scelta ridotta di possibilità
– fraintendimenti, quando le situazioni sono descritte poco chiaramente
– attenzione a non perdere il segno!
Se vi è venuta un po’ di curiosità, la mia serie preferita è Alla Corte di Re Artù. Un po’ si trova:
Alla Corte di Re Artù 1-2-3-4 librogame lotto libri game fantasy ragazzi metà SERIE COMPLETA
Però ho recensito la serie Sortilegio, perchè l’avevo riletta da poco. Potete leggere i miei sproloqui QUI.
Se poi non ne avete avuto abbastanza, potete sfogliare la sezione libri.