Scrissi questo background per un appassionante torneo in cui dovevamo gestire in un’arena un Popolano di livello 20. Davvero spassoso. Ovviamente parliamo di D&D 3.5, attendo con ansia la classe ufficiale del Commoner anche in 5e, per poter rifare una roba del genere. Se a qualcuno interessasse, ho passato il primo turno del torneo, ma poi la campagna si è bloccata.
Curiosità: i ciompi erano i battitori della lana e qualcuno (di cui non farò il nome) ha storpiato il nome di Chopper (sì, quello di One Piece) in questo modo involontariamente. Quindi ho pensato fosse decisamente adatto per il personaggio in questione.
Ciompi, il popolano picchialana
“in fondo si tratta sempre di battere”
La parte che preferivo del mio lavoro era zappare. Potevi colpire forte il terreno, anche per tutto il giorno e sfogare così i malumori e le preoccupazioni: il tetto da riparare e mancano i soldi? La mucca è ammalata e non sai come passare l’inverno? Basta picchiare la terra e passa tutto.
Fu zappando, ai margini della proprietà del mio padrone, per verificare la fertilità di quel terreno, che trovai l’apertura della grotta.
Scendendo trovai un muro che bloccava la via con un varco troppo piccolo perchè vi potessi passare. Oltre a questo stavano cumuli di monete d’oro impossibili da raggiungere, così come si rivelò impossibile allargare il pertugio: il muro era di un materiale troppo duro, inoltre temevo un crollo.
Di colpo l’idea: guadagnare abbastanza soldi per comprare una pozione magica in grado di rimpicciolirmi.
Consultando i prezzi del mago giù in città capii che non ce l’avrei mai fatta, a meno di non lavorare molto di più. Quindi come secondo lavoro mi feci reclutare tra i battitori di lana. Si trattava di picchiare forte le matasse non ancora tessute, per ripulirle dalle impurità. Respirare un sacco di sostanze fetide, usate per trattare la lana e non vedere quasi mai mia moglie e mio figlio.
In cinque anni, secondo le mie stime, avrei dovuto farcela. Si passava da picchiare la terra a picchiare la lana. Un po’ la terra e un po’ la lana. Il peggio era non poter spendere il denaro: dovevo risparmiarlo per la pozione, poi avrei avuto tutto l’oro che volevo, per me e la mia famiglia.
Quando mia moglie si ammalò, non potemmo permetterci di curarla. Si trattava di aspettare un solo anno. Vederla a letto, sofferente era un’agonia, ma decidemmo di tenere duro.
Quando a nostro figlio si ruppe una gamba fummo tentati di cedere. Non potevamo vederlo isolato dagli altri ragazzi che si rifiutavano di giocare con uno storpio. Ma mancavano solo sei mesi.
Finalmente venne il gran giorno, con in tasca il mio gruzzoletto mi recai alla città, ma lungo il tragitto fui colpito da uno strano fascio di luce che mi stordì. Quando mi risvegliai mi ritrovai davanti a un vecchio mago obeso che farneticava riguardo a una sfida.
Ero suo prigioniero e per rivedere i miei cari avrei dovuto battermi con altri prigionieri come me.
D’accordo, negli ultimi cinque anni battere è stato il mio mestiere.
Spero che vi sia piaciuto, come sempre, se volete leggere altri Background, magari per prendere spunto, il link è questo.
Se invece sentir parlare di tornei vi ha spinto a voler ottimizzare, vi lascio il link alle guide che ho fatto.