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Se ti piace Ruolare gioca a un Narrativo, se vuoi Combattimenti Tattici Gioca a un Gioco da Tavolo

Io ottimizzo nei GdR da prima dei tempi di D&D 3.5. Già Con Cyberpunk e perfino con Stormbringer miravo a ottenere i bonus più utili a costruire un personaggio capace nell’ambito desiderato (se vi confonde la differenza tra Ottimizzatore e Powerplayer, ne ho parlato qui). Poi con la terza edizione di D&D mi spingevo con multiclasse (terribili, eh?) e combo varie. Anche in D&D 5e ho sempre valutato multiclasse (pure in 5e?) e ottimizzazione dei talenti. Tutto questo per dire che la frase insensata che trovate nel titolo mi è stata rivolta più di una volta (se no non sarebbe “ri-volta”…no?). Poi l’ho risentita da poco (ed era davvero risentita) quindi ho pensato di spiegare perchè è davvero un’affermazione demenziale.

Altrimenti mettete le miniature di D&D sopra un gioco da tavolo a caso

Perchè devo scegliere se ruolare o fare combattimenti tattici?

No, sul serio. La fallacia più lampante di questo discorso è proprio questa: pensare che il ruolo e il combattimento tattico siano due attività mutualmente esclusive.

Credo si sia già parlato molto della Stormwind Fallacy (tipo ne ho già parlato anche io). Non devo ricordarvi che io posso sia ottimizzare, sia ruolare e che non c’è alcuna correlazione tra il grado di ottimizzazione e il grado di caratterizzazione del PG. Giusto? Lo diamo per assodato?

Che poi, la teoria secondo cui il ruolare escluda il combattere è un gloriosa panzana. Io posso interpretare il mio personaggio anche mentre combatto, anzi, il combattimento è una delle parti in cui posso realizzare l’interpretazione del mio PG.
Di questo parla spesso Dietro Lo Schermo. Leggete la sua roba, consiglio.

Quindi direi che è il momento di andare un po’ oltre e affermare che in una campagna si possono avere sia combattimenti tattici sia un bel flusso narrativo sia una bella immersione nei propri personaggi e che qualcuno può apprezzare tutte queste parti e anzi, possa addirittura apprezzare proprio il fatto che tutte queste parti coesistano.

Davvero, perchè fare questo discorso (anche ammettendo che i narrativi siano il culmine del ruolo e i giochi da tavolo il culmine della tattica, falso, ma concedetemelo) è come dire che bisogna per forza scegliere tra pasta e condimento.
Quindi se ti piace la pasta, mangi la pasta scondita. Se non ti piace la pasta, mangi solo il condimento. Buon appetito con la pasta scondita e gustatevi il vostro uovo semi crudo con la pancetta. Io prendo la carbonara.

Che non sarebbe niente, di teorie stupide se ne sentono ogni giorno. Il punto è che qui abbiamo sempre gente che distribuisce patentini di VERO GDR ™, per cui se non giochi ai giochi di ruolo che piacciono a loro, allora dovresti abbandonare i GdR e dedicarti ai Giochi da Tavolo.
Sinceramente io mi sarei anche frantumato le parti intime di leggere scempiaggini del genere.

Nei GdR Tradizionali si può ruolare tanto quanto nei GdR Narrativi

Inserire meme di Surprised Pikachu. Io non ho un’esperienze enorme coi narrativi, confesso.
Però ho giocato parecchio ai trad. Ho partecipato a campagne in cui si ruolava parecchio (e questo anche con la bistrattata 3.5). In cui le emozioni dei PG erano chiare a tutti, in cui le azioni dei PG erano dirette conseguenze di quello che risultava evidente come il loro pensiero.

Poi nei narrativi spesso si ruola di più, in media. Però non dimentichiamoci di analizzare le cause. Andiamo per gradi.

La gente gioca ai GdR per vari motivi. Escludiamo tutti i motivi del tipo “perchè ci gioca quella persona attraente” o “per non sentirmi esclus* dal gruppo”. Focalizziamoci sulle motivazioni tipiche e sensate. C’è chi gioca perchè vuole creare una bella storia (o sentirla raccontare, se il master fa railroading), c’è chi gioca per avere un alter-ego da impersonare (o con cui recitare, se si è recitazionisti) e c’è chi gioca per lo sviluppo meccanico e la parte tattica (possiamo citarne altre, suddividere con granulometrie maggiori, ma direi che così ci siamo, a grandi linee).

Come abbiamo già detto sopra, tra i giocatori di ruolo ci sono persone che apprezzano tutte e tre queste parti. Però ci sono sicuramente persone per cui una di queste è decisamente preponderante rispetto alle altre o quasi l’unica ragione.

Prendiamo i fan sfegatati della parte meccanica e tattica. Immedesimatevi un attimo in loro. Se voi foste interessati principalmente a quegli aspetti, andreste mai a giocare assiduamente a Lovecraftesque o anche solo a Dungeon World? Chiaramente no. Perchè il gioco non vi dà quello che a voi interessa maggiormente (oppure ve lo dà in maniera estremamente limitata).

Quindi quelli che sono principalmente orientati sul lato meccanico, eviteranno i giochi con un lato meccanico ridotto e si distribuiranno su giochi in cui queste parti sono ben presenti.

Questo farà sì che nei giochi narrativi si ruoli di più, ma non necessariamente perchè i giochi narrativi spingano maggiormente a ruolare, ma perchè nei giochi narrativi la componente tattica e meccanica è marginale e quindi chi è interessato in maniera preponderante a questa, giocherà ad altri giochi più tradizionali.

Questo è il classico paradosso dell’altezza dei giocatori di basket. Giocare a basket non vi farà diventare alti. Però se non siete alti difficilmente giocherete a basket e quindi i giocatori di basket saranno in media più alti, ad esempio, dei fantini.

Non conosco un gioco da tavolo con una complessità tattica superiore a D&D 5e

Seriamente. Non sono un usufruitore accanito, ma ho giocato a Pandemic, Zombicide, 7Wonders, Gloomheaven… (alcuni li trovate recensiti qui)

Decisamente tra quelli che conosco il più tattico è Gloomheaven e il suo livello di personalizzazione del PG e di scelta tattica delle azioni è decisamente inferiore a quello presente in D&D 5e.
Ad esempio non ci sono le reazioni (se non “fai due danni a chi ti attacca”), non si può multiclassare, non ci sono i talenti (se non quegli aumentini buffi) e gli oggetti magici son davvero pochi e limitati come tipologia.

Pensate un secondo al fatto che in D&D 5e si vola, si fanno controincantesimi, attacchi di opportunità, si evocano creature diverse, ci si trasforma

Per non parlare del fatto che in D&D 5e la tattica non è limitata al combattimento ma la si può usare anche per infiltrarsi in una base nemica, per rubare un oggetto a un venditore e via dicendo. Gloomheaven è solo mazzate.

Insomma, secondo me non c’è storia: il motore meccanico porta a una netta superiorità tattica per D&D 5e rispetto a Gloomheaven. Ok, forse esistono GdT un po’ più tattici. Non li conosco, ma è decisamente possibile.
Però è sicuro che esistano GdR decisamente più tattici della 5e, pensiamo ad esempio a D&D 3.5 o Pathfinder (se sapete distinguerli a occhio nudo), per non parlare di giochi in cui il livello di dettaglio e personalizzazione meccanica è proprio ad un altro livello, tipo GURPS o Rolemaster.

Quindi sarebbe come dire “visto che delle automobili apprezzi tanto la velocità, perchè non ti compri un monopattino elettrico?”.




Ok, ho finito di “rantare” contro questa affermazione. Scusate, ma era sbagliata su così tanti livelli che necessitava di un’argomentazione estesa. Se sentite qualcuno che usa di nuovo questa frase, potete linkargli questo articoletto.

Se vi piace sentirmi sproloquiare vi consiglio (un buon analista, prima di tutto, e poi) di leggere questa sezione di articoletti.

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2 commenti su “Se ti piace Ruolare gioca a un Narrativo, se vuoi Combattimenti Tattici Gioca a un Gioco da Tavolo”

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