Questo mese ospito io il Vecchio Carnevale Blogghereccio. Sta scoppiando la primavera, si sente l’arrivo dell’estate: il morale è alle stelle. Quindi ho deciso di deprimervi con un tema serio. Integrazione e Discriminazione. Uè, vi vedo che state già per cambiare pagina!
Aspettate! A parte che è un tema importante, perchè escludere persone significa meno giocatorə, quindi ne consegue che quando cercate gruppo e non trovate, poi sapete anche perchè (forse perchè non usate questo link).
Inoltre, se vi pesa trattare questo argomento serio, oppure non avete molto da aggiungere, ricordate che si può parlare anche di integrazione e discriminazione in game (sugli orchi e i coboldi, per dire).
Discriminazione e Integrazione off game
Premessa: il termine “nerd” mi fa schifo (prendo in giro la questione proprio sulla mia home). Vuol dire tutto e niente. Abusatissimo a destra e a manca. Tuttavia in assenza di un’alternativa accettabile che non richieda perifrasi infinite, ci dobbiamo tutti accontentare.
Io sono un vecchio dinosauro (seguono sproloqui sul fatto che ai miei tempi essere nerd era motivo di emarginazione e non come adesso che, da quando si sono accorti quanti soldi possano girare con questi hobby, miracolosamente è diventato quasi di tendenza esserlo). Ad ogni modo la “bolla nerd” era un po’ un rifugio per chi non era accettato nella comunità esterna.
Tuttavia è ben lungi dall’essere un porto sicuro. Gatekeeping, discriminazione, emarginazione e dintorni sono all’ordine del giorno.
Potrebbe essere perfino che sia addirittura un ambiente con maggior discriminazione rispetto al cosiddetto mondo esterno. Forse come risposta alle discriminazioni subite. Forse per la sua scarsa differenziazione interna a livello di genere (e non solo), anche se ora sta pian piano migliorando. Il mondo dei GdR mi sembra un filo indietro, forse perchè più chiuso e ristretto (rispetto ai videogiochi, per dire) o forse per l’approccio settario che vigeva ai miei tempi (quando andavo in giro con una cipolla alla cintura (cit.)).
Sessismo e discriminazioni attive
Fatto sta che se giocate fuori da un ristretto e selezionato gruppo amicale, probabilmente vi sarete imbattuti in episodi di discriminazione. Dai commenti e battutine miste a rimozione della possibilità di agire, passando per disparità di trattamento più o meno gravi. Anzi, diciamo che è probabile che vi sia capitato di notare episodi del genere se fate parte di categorie discriminate (quindi se non siete maschi, etero cis) o se giocate con categorie discriminate e siete un briciolo attenti agli altri.
Quindi che siano riflessioni, episodi particolari o invettive, tutto sommato non è che manchino gli argomenti per scrivere un articoletto.
Oltre alle discriminazioni su questioni di genere, orientamento sessuale e etnia o religione (le ultime due personalmente non le ho mai notate, ma se avete aneddoti, io vi ascolto volentieri), abbiamo la questione abilismo.
Ne faccio un discorso a parte perchè qui abbiamo anche ostacoli involontari posti alla loro partecipazione.
Abilismo e esclusione involontaria
Un esempio su tutti (perchè mi tocca da vicino, ma capitano cose simili in molte altre circostanze): mentre per molti videogiochi stanno nascendo le impostazioni per daltonici (Mi dicono che le partite “rossi contro verdi” in cui non ci sono possibilità di modifiche grafiche più inclusive hanno tassi di fuoco amico decisamente notevoli), questi accorgimenti nel mondo dei GdR e nei GdT ancora devono farsi strada. Ok, di base la dipendenza dal supporto visivo è inferiore rispetto a un videogioco, ma spesso grafici, schemi e mappe possono risultare molto caotici (malvagi) per le persone daltoniche.
Quali sono gli accorgimenti che potrebbero essere implementati? A quante cose non abbiamo pensato che di fatto escludono gli altri dalla partecipazione attiva ai Giochi di Ruolo e dintorni?
Meccaniche di sicurezza
L’ambiente comunque sta migliorando e io direi che le cosiddette meccaniche di sicurezza fungono da dimostrazione della maggior attenzione alla sensibilità e ai bisogni altrui.
Parlo di X-Card, veli o anche solo raccolta di opinioni, definizione del tono e avvertimenti vari durante la sessione zero (sapete cos’è, vero?).
Non mi dilungherò su questo argomento perchè io di solito gioco con un gruppo di amici rodato e quindi non ci si pone la questione.
Però se ne sapete di più e volete dirmi qualcosa, io son qui (ma a volte Paperoga).
Integrazione in Game
Anche nei mondi di gioco, nelle ambientazioni, si pone il problema della discriminazione e dell’integrazione. Quando ho iniziato a giocare io (altri sproloqui su quando ancora c’erano le mezze stagioni), ad esempio, c’era la tendenza a considerare gli orchi come malvagi di default (default, non è quello del pendolo, anche se forse son parenti). Oggi invece pian piano le razze vengono considerate meno granitiche e immutabili (poi comunque in ambito letteratura fantasy a me piace citare il ciclo di Death Gate (Weis e Hickman, gli autori di Dragonlance, primi anni ‘90 del secolo scorso), in cui ci sono vari mondi in cui si ritrovano le razze classiche, ma con descrizioni, caratteri, culture e peculiarità decisamente diverse. Giusto per ricordare che nel mondo dei GdR le cose vengono assorbite sempre con un po’ di ritardo).
Quindi qui abbiamo molta carne al fuoco. Che si tratti di fare un’analisi, suggerire avventure, creare ambientazioni o anche solo situazioni, si possono approfondire un sacco di temi.
Le creature “mostruose” sono intrinsecamente malvagie (qualsiasi cosa questo voglia dire)? Oppure possono adattarsi a vivere in una civiltà? Esiste razzismo tra le varie specie umanoidi? Può essere un buono spunto per una campagna o sarebbe più interessante un mondo estremamente collaborativo? Perchè un personaggio buono può andare in giro a massacrare gli orchi? Quanto è difficile integrare in una società delle creature fisicamente molto diverse (con zoccoli al posto dei piedi, quadrupedi, giganti o minuscole, senza mani, ecc)? Oppure, a parti inverse, gli umani quanto saprebbero integrarsi nelle società di altre creature?
Integrali e Discriminanti
Giocate a giochi così complessi da avere funzioni di secondo grado di cui si debba calcolare il discriminante? Oppure funzioni da cui estrarre l’integrale? Stupitemi!
Scrivete, scrivete, scrivete!
Ok, credo di aver presentato il tema. Se avete qualsiasi cosa da dire sull’argomento, sia in game sia off game, scrivete un articoletto che il Vecchio Carnevale Blogghereccio ha bisogno di voi.
Davvero, fare un blog è gratis, oppure mandate un articoletto via mail e qualcuno di noi lo pubblicherà.
A me è successo di giocare online una one-shot a 7th sea con degli sconosciuti, e prima di iniziare la sessione stavano chiacchierando a proposito delle meccaniche di sicurezza, dicendo delle cose veramente assurde. C’era un tizio che diceva “ai miei tempi non c’erano tutte queste cose”, come se usare dei sistemi di sicurezza fosse da pavidi o chissà cosa. Per poi dire due secondi dopo che nel caso di fobie vanno benissimo.
Io le uso raramente anche quando mastero a sconosciuti perché tendo a fare sessioni family friendly (spesso ho a che fare con bambini), ma essendo che i gdr sono fatti per divertirsi mettersi al sicuro è la base. Se parliamo poi della discriminazione potrei andare avanti per ore, è un tema che mi sta particolarmente a cuore, e tra l’altro molti giochi nel parlano proprio nel regolamento
Sì, verso le meccaniche di sicurezza nei GdR c’è un pregiudizio peggiore che verso i sistemi di protezione personale (cinture, caschi, mascherine, ecc).
Non so come sia possibile, ma davvero c’è dell’astio immotivato.
Comunque se vuoi contribuire al Vecchio Carnevale Blogghereccio con un tuo articoletto sul tema, puoi farlo tranquillamente 😉
Ciao, ecco il mio contributo del mese: https://dietroschermo.wordpress.com/2023/05/15/tra-vivi-e-vampiri-non-corre-buon-sangue/
WOW! Lavorone! Grazie